Comunicato stampa | 28 maggio 2024

L’escursionismo necessita di una buona pianificazione È importante sapere quali sono le capacità richieste

In Svizzera l’escursionismo è molto popolare ma è spesso causa di infortuni mortali. Spesso le cause vanno ricercate in una cattiva valutazione dei rischi e delle difficoltà degli itinerari. Insieme ai suoi partner, l’UPI si impegna quindi per permettere agli escursionisti di pianificare meglio le escursioni. Nell’ambito di un nuovo progetto ha chiesto a persone debitamente formate di percorrere i sentieri e di verificarne le difficoltà tecniche e la pericolosità allo scopo di allestire un nuovo sistema di valutazione.

Ogni anno, in Svizzera, 51 persone perdono la vita durante un’escursione in montagna, il numero più alto rispetto a qualsiasi altro sport, e 37 000 si feriscono. L’elevato numero di infortuni dipende anche dal fatto che l’escursionismo è uno degli sport più popolari: quasi il 60% della popolazione residente con più di 15 anni va regolarmente in montagna. 

La sicurezza in montagna inizia dalla pianificazione

La sicurezza in montagna richiede una pianificazione accurata. Molti infortuni accadono perché gli escursionisti si sopravvalutano o valutano male i rischi e le capacità richieste. A fine giugno, l’UPI lancerà una campagna ad hoc. 

Per andare in montagna bisogna avere un passo sicuro, una condizione fisica sufficiente per affrontare l’intero percorso e il dislivello e non soffrire di vertigini. Un test di autovalutazione è disponibile. L’UPI raccomanda inoltre di tenere conto delle condizioni meteo e dello stato dei sentieri: soprattutto sui sentieri di montagna, gradini alti, sentieri irregolari con radici e sassi e punti esposti possono aumentare il grado di difficoltà per le escursioniste e gli escursionisti e il rischio d’infortunio.

Per valutare le escursioni servono informazioni precise

Non è sempre facile capire quanto sia impegnativa un’escursione. I sentieri di montagna contrassegnati in bianco, rosso e bianco possono essere relativamente facili da percorrere per alcuni tratti ma possono anche condurre lungo pendii ripidi e insidiosi. L’UPI in collaborazione con l’associazione Sentieri svizzeri e la Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO) ha elaborato un sistema di valutazione. Persone debitamente formate percorrono i sentieri e allestiscono perizie individuali considerando criteri quali i pericoli e gli aspetti tecnici. 

Il pericolo si riferisce principalmente al rischio di caduta. Tra gli aspetti tecnici rientra, ad esempio, l’irregolarità del sentiero o quanto sono alti i gradini da superare. Queste informazioni permettono alle persone con buone competenze ma che soffrono di vertigini di scegliere escursioni che si snodano lungo sentieri impegnativi ma non eccessivamente esposti.

A sostegno della pianificazione

Il nuovo metodo sviluppato può integrare l’attuale classificazione dei sentieri (giallo), sentieri di montagna (bianco-rosso-bianco) e sentieri alpini (bianco-blu-bianco). Nella prossima fase l’UPI intende valutare nelle regioni iniziali ulteriori sentieri in base ai criteri «pericolosità» e «tecnica» e mettere queste informazioni gratuitamente a disposizione di tutti gli escursionisti affinché possano informarsi meglio e decidere con cognizione di causa il percorso più adatto a loro, a tutto vantaggio della sicurezza in montagna. 

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