Andare più piano per ridurre gli infortuni gravi
La base di dati a disposizione è di gran lunga più ampia per le zone 30. L’UPI ha infatti potuto valutare quasi 600 singole misure di questo tipo. Dall’analisi emerge che gli incidenti gravi sono diminuiti in media del 38% nelle zone 30 di nuova realizzazione. Il risultato dimostra l’enorme potenziale delle zone con il limite di velocità massimo di 30 km/h in materia di riduzione del numero delle vittime. È per questo che l’UPI si adopera a favore di un cambiamento di paradigma nella pianificazione del traffico. Il limite di velocità massimo di 30 all’ora deve essere introdotto ovunque la sicurezza stradale lo esige: sulle strade di quartiere come anche sui tratti delle strade a funzione di traffico.
Anche la riconfigurazione di intersezioni ed entrate in rotatorie nonché le frecce direttrici nelle curve comportano una sensibile diminuzione degli incidenti (– 63%). Con strisce di mezzeria e corsie ciclabili gli effetti sono ancora maggiori: i dati mostrano che a seconda del modello il numero d’incidenti scende da un minimo del 73% fino a un massimo del 78%.
Più dati sono a disposizione, più precisa è la valutazione dell’efficacia
Nella banca dati VAMIS sono state valutate misure che risalgono al 1997. Oltre all’ubicazione esatta, alla data di entrata in funzione e ai costi di investimento, sono indicati anche la causa e l’obiettivo per cui è stata realizzata la misura.
VAMIS permette di valutare regolarmente l’efficacia attuale, fornendo un importante aiuto ai gestori dell’infrastruttura nel processo decisionale. Su questa base è possibile individuare le misure appropriate per massimizzare l’impatto sulla sicurezza stradale. La base di dati viene continuamente ampliata per rendere tali stime ancora più precise e per consentire un maggior numero di tipi di interventi.
Consulenze dell'UPI
Rendere l’infrastruttura stradale sicura per tutti gli utenti della strada rappresenta una grande sfida. L'UPI fornisce consulenze tecniche a autorità comunali, cantonali e federali, studi di ingegneria e di pianificazione nonché altre organizzazioni in merito alla sicurezza dell’infrastruttura stradale e della segnaletica. Maggiori informazioni fornisce il dossier «Infrastruttura stradale e segnaletica sicure».
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