Comunicato stampa | 10 settembre 2024

Barometro della sicurezza casa e tempo libero Aumento delle cadute mortali e degli infortuni per soffocamento

Negli ultimi dieci anni, il numero degli incidenti mortali avvenuti in casa e nel tempo libero è aumentato, con un aumento significativo dei casi di cadute e soffocamenti. Il numero degli incidenti mortali nei bambini, invece, è rimasto stabile. Questo è quanto emerge dal «Barometro della sicurezza casa e tempo libero» dell’UPI che offre un'analisi approfondita degli infortuni più frequenti e suggerisce misure mirate per prevenire gli infortuni. L’UPI evidenza le insidie nascoste e dimostra l’efficacia di programmi di allenamento mirati per prevenire le cadute. Inoltre si impegna a migliorare la raccolta dei dati sugli infortuni che coinvolgono i bambini.

Sempre più persone perdono la vita a causa di un infortunio a casa o nel tempo libero. Negli ultimi dieci anni, il numero degli incidenti mortali non professionali, senza contare quelli della circolazione stradale e dello sport, è aumentato in media di 31 persone all’anno, arrivando a 2100 vittime. Questo aumento è dovuto anche al cambiamento demografico. Con il crescente numero di persone anziane, aumenta il rischio di lesioni gravi o mortali in caso di infortunio. Ad esempio, le persone che hanno perso la vita in casa e nel tempo libero hanno un’età media di 82 anni. Nella circolazione stradale e nello sport, invece, l’età media di decesso è di 53 anni.

Gli infortuni mortali in casa e nel tempo libero costituiscono l’86 % di tutti gli infortuni non professionali mortali, rispetto all'80% di dieci anni fa. In particolare, il numero degli infortuni mortali da caduta (+ 20 all’anno) è aumentato in questo periodo, come dimostra l’ultimo «Barometro UPI della sicurezza casa e tempo libero». Con 1700 infortuni all’anno, questi rappresentano di gran lunga la maggior parte degli infortuni mortali non professionali. Inoltre, ogni anno muoiono in media 135 persone per soffocamento (+ 3 all’anno).

Prevenire le cadute: con una casa ben sistemata e un allenamento mirato

Il rischio di cadute non riguarda solo le persone anziane: oltre 14 000 persone si feriscono gravemente ogni anno cadendo in casa e nel tempo libero. La metà di queste persone è in età lavorativa. L’UPI ha messo a punto diverse iniziative per contrastare il crescente numero di cadute. Ad esempio fornendo informazioni, come la lista di controllo per una casa sicura che aiuta a prevenire, oltre al rischio di caduta, anche altri pericoli domestici. Tra i consigli principali si sottolinea l'importanza di eliminare gli ostacoli che potrebbero causare inciampi, soprattutto sulle scale. Questo è il messaggio trasmesso dall'UPI nella sua campagna di sensibilizzazione attuale.

Inoltre, l'allenamento di equilibrio, forza e mente è un'arma efficace contro le cadute. Da sondaggi dell'UPI emerge che un numero sempre maggiore di persone anziane pratica questi esercizi. Se nel 2018 il 39% dichiarava di allenare forza ed equilibrio, oggi la percentuale è salita al 50%. 

L’UPI supporta pertanto chi organizza attività sportive e motorie per le persone anziane. In questo modo, le persone possono proteggersi miratamente dalle cadute senza dover cambiare le loro abitudini di allenamento e movimento.

Dati insufficienti sugli incidenti infantili

Il «Barometro della sicurezza» dell’UPI evidenzia inoltre che in Svizzera il numero di bambini che perdono la vita in un infortunio è rimasto invariato negli ultimi dieci anni. Ogni anno, 14 bambini muoiono in casa e nel tempo libero, la metà di questi sono lattanti e bambini piccoli. Tuttavia, i dati sugli incidenti infantili sono lacunosi: le informazioni relative agli incidenti mortali non sono sempre dettagliati a sufficienza per poter trarre conclusioni generali per una prevenzione mirata degli infortuni, inoltre mancano informazioni sugli infortuni quasi mortali. L’UPI si attiva per migliorare la qualità dei dati disponibili e fornire basi più solide per una prevenzione efficace.

È ben noto che uno dei maggiori pericoli è troppo poco conosciuto da molti genitori: l’annegamento silenzioso. Solo un quinto dei genitori e di altre persone di riferimento sa che le bambine piccole e i bambini piccoli, in caso di annegamento, non si dimenano né urlano, ma annegano silenziosamente, senza dare alcun segnale. Per questo motivo, i bambini che giocano vicino o nell'acqua devono essere sempre tenuti sott'occhio e i più piccoli a portata di mano.

Servizio

Vai al carrello
0