Nei panni di una persona anziana

Vengono da ogni angolo della Svizzera: da Orpund nella regione dei Tre Laghi, da Andermatt nel massiccio del San Gottardo o addirittura da Ruggell nel Principato del Liechtenstein, da piccoli Comuni rurali, ma anche da grandi città densamente popolate. Lavorano nell’amministrazione pubblica dove si occupano della gestione di stabili o dei servizi di manutenzione. Sono stati scelti per svolgere a titolo accessorio la funzione di delegate e delegati UPI alla sicurezza. Oggi si trovano alla sede dell’UPI per seguire la giornata d’introduzione.

Durante la giornata acquisiscono conoscenze di base per il compito che li aspetta. Imparano ad esempio come rispondere a richieste di consulenza avvalendosi dell’assistenza dell’UPI. O cosa differenzia le prescrizioni della polizia edilizia dalle raccomandazioni dell’UPI.

Entrare nei panni di una persona anziana

Un tema al quale viene dedicata particolare attenzione è quello delle cadute, causa principale degli infortuni non professionali in Svizzera. Chi è particolarmente colpito delle conseguenze delle cadute? I partecipanti lo scoprono sperimentando in prima persona le difficoltà vissute da una persona anziana. Basta qualche accorgimento per calarsi nella parte.

Innanzitutto le delegate e i delegati indossano delle soprascarpe con la suola arrotondata per simulare l’andatura incerta. Poi fasciano strettamente polsi, caviglie, ginocchia e gomiti per capire cosa significa avere le articolazioni rigide ed essere limitati nei movimenti.

Una volta indossati gli attenuatori acustici, non sentono più distintamente le voci intorno a loro. Gli occhiali con lenti diffuse limitano la vista e il campo visivo e alterano la percezione dei colori. L’ultimo accessorio da indossare è una giacca di 10 kg che appesantisce qualsiasi movimento. Capire la frustrazione e la fatica che spesso provano le persone anziane non è mai stato così facile.

Andiamo a fare un giro?

Invecchiati a dovere, i partecipanti divisi a coppie per potersi aiutare a vicenda si dirigono verso le scale e i corridoi dell’UPI. Articolazioni rigide… vista incerta… fisico appesantito… questo invecchiamento improvviso ha di per sé un che di irritante. Figurarsi salire e scendere le scale!

I commenti dei partecipanti non lasciano adito a dubbi: «Ci vuole assolutamente una striscia a contrasto su tutti i gradini. Altrimenti, non riesco a distinguerli e mi sento insicura», afferma una partecipante. Oggi ho capito la reale utilità del corrimano, osserva un altro partecipante.

«Con questo esercizio vogliamo far capire ai partecipanti quanto sia importante creare condizioni sicure (scale, ringhiere o parapetti realizzati a regola d’arte) e seguire comportamenti corretti (ad es. andatura più lenta per non cadere)», conclude il responsabile del corso Daniel Blaser.

In seguito spiega alle partecipanti e ai partecipanti come mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti nelle fasi di progettazione, costruzione e manutenzione: eliminare le fonti di pericolo e i punti in cui si potrebbe inciampare realizzando ad esempio entrate prive di gradini; scegliere un rapporto adeguato tra alzata e pedata e una forma idonea per i gradini; montare ringhiere e corrimani a norma; prestare particolare attenzione alla demarcazione dei bordi anteriori dei gradini e all’illuminazione; e ovviamente assicurare la regolare manutenzione delle scale».

Con questo prezioso bagaglio di conoscenze, le delegate e i delegati alla sicurezza tornano nei loro Comuni, a Orpund, Andermatt o Ruggell. Grazie al know how acquisito durante la giornata d’introduzione potranno migliorare la sicurezza di im-pianti e edifici pubblici per tutti gli utenti, in particolare per quelli più vulnerabili.