Un passato non lo hanno ancora, ma il futuro è sicuramente loro: sono i monopattini elettrici e altri microveicoli a propulsione elettrica come segway, skateboard e hoverboard. Vista la crescente popolarità di questi mezzi, l’UPI ha deciso di verificarne la sicurezza nel traffico stradale.
Nuovi cifre d'incidenti
Secondo uno studio dell’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), nell’arco di un anno in molte metropoli europee l’offerta di micromobilità è decuplicata. Oggi i miniveicoli elettrici compaiono persino nelle statistiche svizzere ufficiali sugli infortuni. «Il verbale di polizia è stato adeguato a fine 2019 e comprende ora anche questa categoria di veicoli. Nel 2020 gli incidenti con monopattini elettrici hanno fatto registrare 139 feriti lievi e 55 feriti gravi», riferisce Karin Huwiler, collaboratrice scientifica dell’UPI e autrice delle documentazioni tecniche sui veicoli elettrici di tendenza («Elektrische Trendfahrzeuge») e sui monopattini elettrici («E-Trottinette im Strassenverkehr»).
La ricercatrice basa le proprie ricerche su statistiche internazionali oltre che su studi relativi all’incidentalità e alla sicurezza di questi dispositivi. La micromobilità elettrica è una tendenza che potrebbe ridisegnare lo scenario della circolazione stradale. Questi veicoli infatti sono complementari ai trasporti pubblici perché permettono di spostarsi rapidamente nel contesto urbano e possono essere portati con sé sia in treno che in autobus.
Ruote piccole con un rischio più elevato
Per quanto riguarda la sicurezza dei monopattini elettrici e degli altri microveicoli a trazione elettrica, gli studi sull’incidentalità dimostrano che la maggior parte delle cadute non coinvolgono altri utenti della strada. «Le ruote di un monopattino elettrico sono molto più piccole di quelle di una bicicletta, per cui basta una piccola asperità del fondo stradale per provocare una caduta». Ma si verificano anche collisioni con veicoli a motore o pedoni. «Molti non sanno che i monopattini elettrici possono circolare sulle ciclopiste».
Secondo Karin Huwiler, dalle due documentazioni tecniche si possono trarre essenzialmente due conclusioni: «Da un lato occorre sensibilizzare e regolamentare e dall’altro si devono educare i conducenti a comportarsi in modo responsabile e a rispettare le norme di circolazione. A questo si aggiunge che la situazione giuridica è ancora troppo complessa».
Situazione giuridica
Attualmente in Svizzera le norme variano a seconda del tipo di veicolo elettrico utilizzato. Hoverboard, monocicli e skateboard elettrici non sono ammessi nelle aree di traffico pubbliche. I monopattini elettrici e i segway sono considerati alla stregua di ciclomotori leggeri e possono essere utilizzati a partire dai 14 anni (con licenza di condurre di categoria M per i minori di 16 anni). Per entrambi questi mezzi valgono le regole applicabili alle biciclette. L’UPI è favorevole all’uso obbligatorio del casco per prevenire gravi lesioni alla testa.