Tempi di reazione e distanze di sicurezza nella circolazione stradale: cosa prescrive la legge e come lo precisa la giurisprudenza?
La velocità di reazione è importante quando si guida: permette di fermarsi rapidamente aumentando le probabilità di evitare una collisione o di ridurre la velocità d'impatto. Tenere una distanza sufficiente nel traffico lascia tempo a sufficienza per reagire.
Non sottovalutare il tempo di reazione
Il tempo di reazione è la somma del tempo di elaborazione dell'informazione, di quello necessario per la reazione motoria e del tempo di reazione del veicolo. Addizionando i primi due elementi si ottiene il tempo di reazione alla frenata, ossia il tempo necessario a muovere il piede sul pedale del freno. Il tempo di reazione alla frenata non va sottovalutato. Per questo è importante tenere una distanza di sicurezza sufficiente.
Cosa prescrive la legge?
Secondo l'art. 34 cpv. 4 della legge sulla circolazione stradale (LCStr), la o il conducente deve tenersi a una distanza sufficiente da tutti gli utenti della strada. Deve farlo in particolare quando incrocia, sorpassa e circola affiancato o dietro un altro. L'art. 12 cpv. 1 dell'ordinanza sulle norme della circolazione stradale (ONC) prevede che quando dei veicoli si susseguono, la o il conducente deve osservare una distanza sufficiente dal veicolo che lo precede al fine di potersi fermare per tempo in caso di frenata inattesa.
Come precisa queste disposizioni la giurisprudenza?
Che cosa si intenda per distanza sufficiente ai sensi degli articoli summenzionati dipende dal complesso delle circostanze, tra cui le condizioni della strada e del traffico, la visibilità e lo stato dei veicoli coinvolti.
Regole generali per la distanza minima
La giurisprudenza non ha formulato regole assolute per determinare la distanza in base alla quale si può presumere in ogni caso, quindi anche in condizioni favorevoli, che sia stata commessa un'infrazione lieve alle norme della circolazione stradale giusta l'art.90 cpv. 1 LCStr. Per le distanze che gli automobilisti devono rispettare ci si può basare sulle seguenti regole:
«Metà del tachimetro» (la distanza dal veicolo antistante deve essere almeno la metà della velocità indicata dal tachimetro). Questo significa ad esempio che se si circola a una velocità di 120 km/h, la distanza di sicurezza deve essere di almeno 60 metri, pari a 1,8 secondi.
«Regola dei due secondi» (la distanza dal veicolo antistante deve corrispondere almeno alla distanza percorsa in due secondi). Il o la conducente sceglie un oggetto fisso sulla strada davanti a sé e conta due secondi (21,22) da quando la vettura che precede supera l'oggetto. Se sorpassa lo stesso oggetto prima di aver finito di contare, deve rallentare.
Per valutare se presumibilmente sia stata commessa un'infrazione grave alle norme della circolazione stradale giusta l'art. 90 cpv. 2 LCStr si applica talvolta la regola «un sesto del tachimetro», ossia una distanza di 0,6 secondi o meno dalla vettura che precede.
Esempi tratti dalla giurisprudenza: distanza tra due veicoli che si susseguono
- Circolando a 100 km/h sulla corsia di sorpasso di una semiautostrada con sensi di circolazione separati, un automobilista ha tallonato su un tratto di 800 metri, tenendo una distanza di circa 10 metri, una vettura sul punto di superare altri due veicoli. L'intenzione era palesemente quella di costringere il conducente ad accelerare o tornare sulla corsia di destra. È stata ammessa un'infrazione grave alle norme della circolazione stradale (distanza di sicurezza insufficiente). Sentenza del Tribunale federale 131 IV 133.
- Circolando a circa 85 km/h su un'autostrada molto trafficata, un conducente si è tenuto per un tratto di oltre 500 metri a una distanza di soli 8 metri dal veicolo che lo precedeva. Pur ammettendo che si trattasse di un caso limite quasi assimilabile a un'infrazione grave, l'autorità giudiziaria ha riconosciuto solo un'infrazione semplice alle norme della circolazione stradale. Sentenza del Tribunale federale DTF 126 II 358.
- Un automobilista viaggiava su una strada cantonale a circa 60 km/h quando ha dovuto frenare all'improvviso per evitare di investire due animali che stavano attraversando la carreggiata. Il veicolo che lo seguiva lo ha tamponato. Secondo il Tribunale federale, un conducente deve sempre essere pronto a reagire a una frenata brusca dell'automobilista che lo precede. Per questo è importante mantenere una distanza sufficiente. Sentenza del Tribunale federale DTF 115 IV 248.
- Attraversando un'intersezione in un abitato, un conducente si è tenuto a una distanza di soli cinque o sei metri dal veicolo che lo precedeva. È stata ammessa un'infrazione semplice alle norme della circolazione stradale (distanza di sicurezza insufficiente tra due veicoli che si susseguono). Sentenza del Tribunale federale del 22.3.2011 6B_1030/2010.
- Circolando a 70 km/h su una strada extraurbana, un conducente si è tenuto a meno di 10 metri dal veicolo che lo precedeva, una distanza troppo corta tra due veicoli che si susseguono. La distanza temporale dal veicolo antistante era di soli 0,5 secondi. La visibilità e le condizioni della strada erano buone, ma il traffico era intenso. Secondo la giurisprudenza federale, si tratta di una situazione pericolosa. È stata ammessa un'infrazione grave alle norme della circolazione stradale. Sentenza del Tribunale federale del 19.10.2010 6B_616/2010.
Esempi tratti dalla giurisprudenza: distanza laterale tra veicoli
- Per decidere quale sia la distanza appropriata tra due autocarri che circolano uno di fianco all'altro non ci si può basare su una regola assolut. Si devono valutare in particolare la larghezza della carreggiata, la visuale sul tratto di strada percorso e la velocità tenuta dal o dalla conducente. Più alta è la velocità, più è difficile valutare la distanza al decimetro e reagire efficacemente in caso di pericolo (rallentando la corsa, arrestando il veicolo o scansandosi) quando si incrocia un altro veicolo. Inoltre il o la conducente non può semplicemente considerare sua la metà destra della strada e men che meno circolare «attaccato» alla striscia di mezzeria. Se la situazione lo consente e in caso di traffico bidirezionale occorre piuttosto lasciare libero lo spazio necessario all'incrocio di due veicoli, il che significa tenere la destra a una distanza adeguata dalla striscia di mezzeria. Sentenza del Tribunale federale DTF 97 II 362.
- Durante una manovra di sorpasso a una velocità di 20-30 km/h in prossimità di un incrocio, un automobilista urta un ciclista anziano che guida in modo palesemente insicuro. La distanza laterale tra il manubrio della bicicletta e lo specchietto esterno destro della vettura è stato considerato insufficiente.Sentenza del Tribunale federale del 22.1.2008 6B_576/2007.
Esempi tratti dalla giurisprudenza: distanza laterale tra veicoli e pedoni
La distanza che un o una conducente deve osservare da pedoni che camminano lungo il bordo della strada non può essere definita con un valore assoluto. Va determinata considerando la larghezza della carreggiata, le condizioni di traffico e la visibilità nonché la velocità del veicolo durante il sorpasso. A seconda della situazione concreta, una distanza di soli 50 cm può essere insufficiente per sorpassare pedoni. Sentenza del Tribunale federale DTF 91 IV 86
Maggiori informazioni
Ulteriori consigli sul tema sono contenuti nelle pagine di consulenza «Velocità alla guida».