I video pongono i giovani davanti a varie situazioni in base alle quali cambia il resto dell’azione. Sugli interrogativi sollevati, sui conflitti interiori dei protagonisti e sul ruolo degli altri si può discutere. Per continuare a guardare il video, bisogna in ogni caso dare una risposta. I video e il materiale di appoggio sono pensati per le scuole professionali e non richiedono nessuna preparazione da parte degli insegnanti.
Imparare a gestire la pressione del gruppo
Con i suoi video, l’UPI punta a responsabilizzare i giovani invece di propinare loro consigli. I giovani conducenti presentano infatti un comportamento di rischio specifico: cercano la sfida, amano la velocità, vogliono profilarsi. Un comportamento che nel traffico è pericoloso, soprattutto se vi si aggiunge la pressione del gruppo. Nelle discussioni i giovani imparano a gestire questa pressione e a trovare alternative per uscire da queste dinamiche.
I giovani sono stati coinvolti nel progetto fin dalle fasi iniziali. Le trame e i personaggi sono stati sviluppati in collaborazione con una classe di progettisti nella tecnica della costruzione della Gewerbeschule di Berna. I ragazzi hanno bocciato subito lo stereotipo dei bulletti attaccati alla bottiglia che si fanno di spinelli: «Noi non siamo così». Particolare attenzione è stata dedicata anche alla lingua: «Qual è il linguaggio dei giovani di oggi?».